Il 2021 è stato fortemente caratterizzato dalla multidimensionalità della crisi pandemica che ha esacerbato le diverse challenges che definiscono e delineano i contorni (e i limiti) di un mondo (post)moderno: disuguaglianza dei modelli di crescita economica e l’emergenza di nuove fragilità economico-sociali; la asimmetria nella difesa e nella promozione dei diritti civili; il divario Nord-Sud in termini di accesso equitativo all’educazione, ad un sistema di assistenza sociale e di servizi sanitari qualitativi; l’intersezionalità delle cause del fenomeno migratorio (guerre, conflitti armati, persecuzioni, povertà, sfollamenti forzati, cambiamenti climatici, paura).

Nel corso del 2021, l’euforia e la speranza legate alla diffusione “orizzontale” e all’efficacia del vaccino, nuovo anno zero da cui ripensarsi come comunità e avviare, con discontinuità, un cammino di ricostruzione ex novo imperniato sulla condivisione dei traguardi di libertà raggiunti collettivamente, si sono smorzate nei mesi di maggio-agosto 2021 con l’inizio e lo sconcertante epilogo della crisi afghana, crisi che ha provocato un’ulteriore drammatica emergenza umanitaria in Medio-Oriente e nuove ondate di rifugiati afghani, che hanno condizionato le politiche in ambito migratorio messe in atto in diversi paesi del continente europeo, tra cui la Grecia e la Bosnia-Erzegovina, già significativamente impattati dall’emergenza migratoria iniziata in Europa nel 2015 come conseguenza della crisi siriana, e che pertanto hanno condizionato alcuni progetti sostenuti da Fondation Alta Mane, quali quelli realizzati nei contesti migratori in Grecia da Terre des hommes Hellas (You Create in Mainland Greece), El Sistema Greece (Social Inclusion Through Music in Refugee Camps) e RED NOSES Clowndoctors International (Emergency Smile Missions), e in Bosnia-Erzegovina da Save the Children (Education in Emergency for Children on the move in BiH), RED NOSES Clowndoctors International (Emergency Smile Missions) e Musicians Without Borders (Welcome Notes Europe).

AMG progetti 2018

De facto, il cambiamento dello scenario politico in Medio-Oriente innescato dalla crisi afghana, appaiato alla sproporzionalità delle politiche migratorie dell’UE, basate sull’ “esternalizzazione” della gestione dei flussi migratori (Accordo UE-Turchia del 29 novembre 2016), hanno portato la Grecia e la Bosnia-Erzegovina ad adottare delle nuove misure restrittive – la chiusura di alcuni centri di accoglienza e di transito, incluse le Safe Zones destinate ai minori non accompagnati, e la statalizzazione della gestione dei principali Refugee Sites, intera alia – tese al contenimento e al controllo dei nuovi flussi migratori. La fluidità e la volatilità di questa situazione ha ovviamente avuto un impatto sull’implementazione dei progetti “in emergenza” di cui sopra sostenuti dalla Fondazione (ritardi operativi, poi ampiamente recuperati; estensione della durata dei progetti; sviluppo e implementazione di progettualità alternative) che tuttavia non hanno inficiato la qualità e il reach delle attività educative formali e non-formali sviluppate dai partner così come inizialmente previste. A tale proposito, l’unico progetto che rimane sospeso è quello sviluppato da Musicians Without Borders in Bosnia-Erzegovina: a causa del protrarsi di alcune criticità legate alla crisi migratoria nel Cantone di Una-Sana, aggravate dall’emergenza sanitaria da COVID-19, l’operatività progettuale è stata posticipata al 2022.

D’altro canto, durante lo stesso anno, l’onda lunga del COVID-19 ha avuto un impatto asimmetrico su due progetti residuali del 2020, la cui operatività è stata posticipata al 2021 a causa del degradarsi della situazione pandemica in Turchia (Education Expansion Project) e in Egitto (You Create).

Se in Turchia, l’impossibilità di organizzare le attività di arte-educazione in presenza ha dato avvio, in modo del tutto soddisfacente, allo sviluppo di nuove modalità implementative a distanza e online, ampliando il numero complessivo dei beneficiari raggiunti, in Egitto la diffusione del virus SARS-CoV-2 è stata da freno/ostacolo per il progetto sviluppato da Terre des hommes: l’impossibilità di implementare in presenza le attività artistico-educative previste in 20 scuole pubbliche de El Cairo, ha portato il partner a dover sospendere definitivamente il progetto in Egitto e, in alternativa, ad avviare la prima fase pilota del progetto You Create in Kosovo con il duplice obiettivo di consolidare i programmi già esistenti in materia di protezione dell’infanzia e di potenziare il suo intervento nei contesti migratori nella regione dei Balcani, raggiungendo altre fasce di bambini vulnerabili e Street Children appartenenti alle minoranze etniche RAE (Rom, Ashkali e Egiziane).
AMG progetti 2018

In fine, durante l’anno appena trascorso, Fondation Alta Mane ha inoltre potenziato il suo intervento in Svizzera consolidando il sostegno a due progetti che, nei diversi settori dello sviluppo e della salute, da un lato, hanno raggiunto significativi risultati in termini di impatto qualitativo (Musicothérapie à l’Hôpital des Enfants des HUG, Fondation Privée des HUG) e, dall’altro, hanno fatto registrare un significativo passo in avanti nella promozione e nella difesa dei diritti dei minori on the move (Supporting Refugee Children in Switzerland, Save the Children Schweiz).

Con riferimento al progetto sviluppato in ambito ospedaliero dalla Fondation Privée des HUG, dopo i primi 24 mesi di implementazione della fase pilota (2019-2021), le équipe medico-infermieristiche, sulla base degli eccellenti risultati ottenuti in termini di impatto terapeutico sui giovani beneficiari, hanno confermato la necessarietà, la valenza e l’importanza della musicoterapia come pratica complementare alla medicina clinica nella presa in carico dei giovani pazienti ospedalizzati; d’altro canto, e con riferimento al progetto sviluppato da Save the Children Schweiz, le ultime raccomandazioni del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del bambino pubblicate lo scorso 27 settembre 2021 riconoscono il ruolo fondamentale nell’operato di Save the Children Schweiz nel promuovere e nel tutelare il principio dell’interesse superiore del minore attraverso lo sviluppo del Programma Nazionale di Protezione dell’Infanzia “Supporting Refugee Children in Switzerland” (vedi Focus 2021).

In merito alle co-partnership, nel 2021, la Fondazione ha confermato la sospensione, già intrapresa nel 2019 e poi reiterata nel 2020, degli accordi di partnership gestiti da Fondazione Alta Mane Italia (AMI).

In proposito, ricordiamo che trattasi di contratti tri-partiti tra la Fondazione, Alta Mane Italia e i beneficiari (Partner), in base ai quali:

  • Alta Mane Italia sostiene i beneficiari delle donazioni nell’avvio e nell’implementazione dei progetti, nelle diverse e complesse articolazioni che ciascun contesto sociale, od ospedaliero, richiede, curando le relazioni con i Partner, il monitoraggio per tutta la durata del Progetto e la sua valutazione, e la possibilità di futura autosostenibilità del partner;
  • la Fondazione sostiene gli stessi beneficiari erogando direttamente a loro le donazioni oggetto dei progetti, a seguito delle usuali verifiche in merito alla corretta utilizzazione dei fondi.

Il settore d’intervento è sempre quello dell’utilizzo dell’Arte nelle situazioni di estrema emarginazione sociale e di ospedalizzazione dei giovani a causa di gravi patologie.

ALTRE DONAZIONI

Oltre a quelle sopra descritte, nel 2021, Alta Mane ha continuato a sostenere una organizzazione no profit, già partner della Fondazione, ovvero: The Red Pencil Europe, in Spagna, mediante il rinnovo del sostegno (Phase II) del progetto di arte-terapia destinato ai bambini e ai giovani, migranti, rifugiati e richiedenti asilo, accolti presso i Reception Centers a Málaga (Spagna) gestiti da The Spanish Red Cross.

NUOVE DONAZIONI

La Fondazione ha, inoltre, avviato una nuova collaborazione con l’organizzazione Greek Council for Refugees, in Grecia, mediante il sostegno di un progetto di arte-educazione digitale presso il Centro Interculturale “PYXIDA”, ad Atene, destinato ai minori migranti e rifugiati.

In sintesi, 12 progetti sono stati sostenuti con donazioni dirette della Fondazione, di cui 3 partner con sede in Svizzera (Cantone di Ginevra, Vaud e Zurigo) e 7 con sede all’estero (Austria, Belgio, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Turchia).

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Beneficiari diretti