Fondation Alta Mane è una fondazione svizzera, senza fini di lucro, con sede a Ginevra, costituita per iniziativa di privati nel 2005, riconosciuta di interesse pubblico dall’Autorità Fiscale del Cantone di Ginevra e sottoposta alla vigilanza del Dipartimento Federale dell’Interno di Berna.

Lo scopo della Fondazione è principalmente quello di operare a favore di giovani che vivono in condizioni di forte emarginazione sociale e di estrema povertà, oppure che sono affetti da gravi malattie o handicap, offrendo loro l’accesso all’esperienza artistica.

Lo strumento artistico favorisce il recupero dell’identità, la capacità comunicativa ed espressiva, la fiducia in se stessi e negli altri, facilitando il dialogo interculturale e l’inserimento sociale.

Alta Mane opera sia in Svizzera che all’Estero, con particolare interesse per quei paesi dove le condizioni di vita dei giovani, i loro diritti e la loro salute, sono maggiormente compromessi e a rischio.

L’esperienza maturata in oltre dieci anni di attività dalla Fondazione ha confermato le enormi potenzialità legate all’Arte, quale complemento al processo di reintegrazione dei giovani che si trovano in situazioni di forte marginalità sociale, e sostegno nel processo terapeutico/riabilitativo di coloro che soffrono di gravi patologie.

L’espressione artistica, nelle sue svariate forme e applicazioni, oltre a far rinascere e sviluppare l’auto-stima, la fiducia in sé stessi, l’espressività e il senso d’identità di coloro che si trovano in tali, estreme, condizioni di vulnerabilità, è capace di generare importanti flussi di comunicazione tra i beneficiari diretti delle iniziative e tutti coloro che collaborano e partecipano a vario titolo a tali processi, quali i familiari, gli operatori sanitari, gli educatori e gli operatori sociali, facilitando la relazione e la fiducia negli altri, il dialogo interculturale e l’inserimento sociale.

La Fondazione prende in considerazione, in via prioritaria, le proposte di progetti localizzati in Europa.

Rinnovamento strategico – Filantropia strategica

Nel 2017 la Fondazione dopo dodici anni di attività che le hanno permesso di sviluppare una visone e un approccio oggi identificati nel nuovo panorama della “Filantropia strategica” ha avviato un importante percorso di riflessione interna volto all’elaborazione di nuove prospettive progettuali e all’adozione di nuove modalità di intervento e di priorità di aree geografiche, anche per far fronte alle nuove emergenze in Europa che l’odierna realtà pone e che vedono coinvolti molti giovani, quali protagonisti e vittime di sfide epocali.

Il risultato di questo profondo processo di rinnovamento strategico, dettato anche dalla trasformazione, normativa e istituzionale, dell’intero settore della filantropia, nazionale e internazionale, e d’altra parte dall’evoluzione fisiologica di Alta Mane, è stato l’innovativo sostegno a quattro diversi progetti “a più ampio impatto”, che ha portato all’individuazione di un nuovo settore prioritario di intervento:“Arte e Sviluppo”.

L’introduzione di questo nuovo settore strategico di intervento, mirato ad una azione filantropica “orizzontale” più efficace, è finalizzata a sostenere progetti integrati che generino, a medio-lungo termine:

 

Inoltre, dal 2018, come precedentemente detto, in conformità con il rinnovamento strategico di Alta Mane, di cui sopra, la Fondazione prende in considerazione, in via prioritaria, le proposte di progetti localizzati in Europa.

Sintesi della nostra storia dal 2005 ad oggi

343 laboratori d’arte, circo, danza, musica e teatro, rivolti a giovani in situazioni di estremo disagio sociale e realizzati nei centri d’accoglienza per giovani e immigrati, nelle periferie urbane degradate, nelle comunità e nei centri culturali per persone con disabilità fisiche e intellettuali e disturbi dello spettro autistico in:

  • Africa (Etiopia, Kenya, Mozambico, Ruanda, Senegal, Sud Africa, Tanzania e Zambia)
  • America (Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Guatemala, Madagascar, Messico, Nicaragua, Repubblica Dominicana e Uruguay)
  • Asia (Cambogia, Filippine, Myanmar e Tailandia)
  • Europa (Francia, Grecia, Italia, Romania, Svizzera e Ucraina) e Turchia.

Nel 2008-2009, la Fondazione ha sostenuto l’edificazione della Casa Cultura di ASEM che ospita laboratori di teatro, musica e danza per i giovani più vulnerabili ed esclusi di Vilanculos (Mozambico).

Nel 2018-2019, la Fondazione ha sostenuto 5 Missioni di Healthcare Clowning in Grecia (Isola di Lesbo e Samos, e Mainland Greece) e Ucraina (Oblasts di Kiev e Chernihiv) destinate alle diverse fasce di popolazione in transito, e in modo prioritario, ai minori on the move.

24 ospedali hanno ricevuto il sostegno di Alta Mane per realizzare laboratori artistici o visite dei clown in corsia a beneficio dei giovani pazienti ricoverati per gravi malattie (tumori, cardiopatie, lesioni della colonna vertebrale, bulimia, anoressia, tra gli altri) in:

Africa

  • Ospedale Pediatrico Black Lion di Addis Abeba (Etiopia);
  • Ospedale Albert Schweitzer di Lambaréné (Gabon);
  • WE-ACTx for Hope di Kigali (Ruanda);
  • Alive Medical Services Clinic (Uganda).

Europa

  • Svizzera: Hôpitaux Universitaires di Ginevra (HUG), Inselspital di Berna, Civico di Lugano, Beata Vergine di Mendrisio, La Carità di Locarno, San Giovanni di Bellinzona, OTAF di Sorengo, Ospedale Regionale di Lugano, Ospedale di Winterthur;
  • Italia: Istituto Tumori di Milano, Ospedale Pediatrico Regina Margherita di Torino, Ospedale San Gerardo di Monza, Ospedale Pausilipon di Napoli, Policlinico San Donato Milanese a Milano, Policlinico Federico II di Napoli, Policlinico Umberto I e Ospedale Bambino Gesù, entrambi di Roma, Centro Spazio Vita dell’Ospedale Niguarda di Milano.
  • Turchia: Ospedali Çapa a Istanbul e Hacettepe ad Ankara.

A questi si aggiungono i laboratori d’arte realizzati presso la Casa dei Risvegli dell’Ospedale Bellaria di Bologna, la Cascina Rossago di Pavia, il Centro Esagramma di Milano e l’Art Factory di Dynamo Camp a Limestre (Italia), oltre alle lezioni individuali di pianoforte, clarinetto e solfeggio presso l’istituto specializzato del Polo Autismo di Ginevra (Svizzera).
La Fondazione ha sostenuto anche la costruzione di un’aula dedicata a un laboratorio d’arte, all’interno del Centro Polifunzionale Spazio Vita, collegato all’unità spinale dell’Ospedale Niguarda di Milano (Italia).

  • Identificazione e selezione di 3 scuole elementari a Bihać, nel cantone di Una-Sana, che fungeranno da modello e centri di formazione (HEART Friendly Schools) per la diffusione e la replica della metodologia HEART in Bosnia-Erzegovina;
  • la produzione di Guidelines per l’integrazione della metodologia HEART nei curricula scolastici nazionali in Bosnia-Erzegovina;
  • 1 Preparatory HEART Program in 5 Model Schools del Cantone di Una-Sana rivolto ai minori, migranti e rifugiati, accolti nei Transit and Reception Centers (TRCs) di Bira, Borici e Sedra a Bihać (Bosnia-Erzegovina);
  • allestimento di 3 Child-and-Youth Friendly Spaces nel Bira, Borici e Sedra TRCs per lo svolgimento di attività educativo-artistiche rivolte ai minori on the move;
  • 39 progetti artistici autogestiti dai giovani migranti, rifugiati e/o richiedenti asilo, e IDPs in Egitto, Grecia, Iraq e Ucraina;
  • 2 laboratori di arte-educazione rivolti a giovani in situazioni di estremo disagio sociale in Turchia;
  • 33 workshop musicali rivolti a minori, migranti, rifugiati e/o richiedenti asilo, accolti presso i campi di accoglienza di Schisto e Eleonas (Atene, Grecia) e 3 Transit and Reception Centers (Bira, Borici e Sedra) a Bihać in Bosnia-Erzegovina;
  • 1 nuovo modulo teorico di arte-educazione del programma The Dreams Workshop in Turchia;
  • la Fase III del Programma HEART in Bosnia-Erzegovina, anche finalizzata a istituzionalizzare la nuova metodologia psicosociale HEART (Healing and Education Through the Arts) in tutta la Bosnia-Erzegovina e introdurla nei curricula scolastici nazionali;
  • la metodologia psico-sociale, basata sull’arte, “You Create”, destinata a giovani on the move;
  • un nuovo Training Curriculum, basato sulla musica urbana (rap e hip-hop) e musica d’ensemble destinato ai musicisti che intervengono nei diversi campi profughi e centri d’accoglienza in Europa;
  • una Creative Tool Kit and Activity Box, per l’implementazione di attività creativo-pedagogiche nei Child-and-Youth Friendly Spaces e la formazione degli Shelter Operators nei centri di accoglienza collettivi in Svizzera;
  • una formazione di Community Music Leaders nei centri SPRAR in Italia;
  • una formazione in arte-terapia presso il Paola Biocca Rehabilitation Center a Amman (Giordania);
  • borse di studio per permettere a 17 artisti e manager in provenienza da paesi emergenti (Africa, America Latina e America Centrale, Asia) e con limitate risorse finanziarie di partecipare all’HCIM 2018, (Healthcare Clowning International Meeting);
  • il completamento del primo blocco, “Laboratori WLAD” della struttura ospedaliera polifunzionale “WonderLAD”, finalizzata ad accogliere giovani pazienti oncologici dei Reparti di Ematologia e Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania (Italia).
  • Uno spettacolo, diretto da Cesar Brie, rinomato regista di fama internazionale, e presentato al pubblico nel Centro Culturale Ecunhi dai giovani beneficiari delle due comunità;
  • Spettacolo “Finding David” versione lirica abbreviata del libro di Athol Fugard, “Tsotsi”, realizzato dagli allievi della Compagnia Cape Town Opera;
  • Festival Arte X Igual 2017, organizzato a San Carlos di Bariloche in Argentina da Cre-Arte, già partner della Fondazione dal 2012. Il sostegno di Alta Mane ha permesso a tre associazioni italiane che lavorano con arte e disabilità (Accademia Arte della Diversità, AllegroModerato e ZeroFavole/Babilonia Teatri) di partecipare al Festival e portare in scena spettacoli e concerti nei principali teatri e auditorium della città;
  • Spettacolo “The Singing Garden” (Francesco Nassimbeni) realizzato dagli allievi della Compagnia Cape Town Opera;
  • Biennale di Arti Inclusive Out of the Box 2015 e 2017 a Ginevra (Svizzera);
  • 2 spettacoli di danza integrata “Ailes” (Silvia Ortega) e “Shivers” (Uma Arnese) realizzati dall’Association Artumana e presentati durante il Festival Out of the Box, il 7-8 giugno 2017;
  • Spettacolo teatrale “Libro Vivo” che ha coinvolto 40 bambini di 4 slum di Montevideo in condizioni sociali svantaggiate. Lo spettacolo è stato realizzato da TECHO Uruguay, presso il Teatro Ensayo Abierto di Montevideo, il 28 ottobre 2017;
  • 5 rappresentazioni dell’Opera Turandot (Giacomo Puccini) che ha coinvolto bambini e giovani coristi in condizioni sociali svantaggiate. Gli spettacoli sono stati organizzati da Juventus Lyrica a Buenos Aires, presso il Teatro Avenida, nel settembre 2017;
  • Primo Festival di Circo Africano ad Addis Abeba (Etiopia), coordinato da Fekat Circus nel 2015;
  • Festival Internazionale di Poesia di Medellín (Colombia), organizzato da Prometeo e sostenuto dalla Fondazione dal 2014;
  • Festival Orme 2014, 2015, 2016 e 2017 organizzato da Danzabile a Lugano (Svizzera);
  • Spettacoli “Una Opera da tre soldi” e “Granelli di Tempo”, realizzati da Danz’Abile tra il 2013 e il 2015 (Svizzera);
  • 4 rappresentazioni dell’opera Carmen che ha coinvolto bambini e giovani coristi in condizioni sociali svantaggiate. Gli spettacoli sono stati organizzati da Juventus Lyrica a Buenos Aires (Argentina) nel 2015;
  • Spettacoli-discussione di Clowns Sans Frontières nei campi profughi al confine tra la Tailandia e il Myanmar, e in Madagascar;
  • 7 incontri di formazione e sensibilizzazione che hanno affrontato vari temi legati alla salute, igiene generale e dentale, protezione dell’ambiente, sessualità, gravidanza in adolescenza e violenza domestica attraverso l’arte a Manguinhos, baraccopoli nel nord di Rio de Janeiro (Brasile) con CESVI;
  • Spettacolo Parada-IS, realizzato dagli artisti di Fundatia Parada di Bucarest (Romania), combinando teatro e arte circense. Lo spettacolo è stato rappresentato a Milano e a Roma (Italia);
  • Tournée in Svizzera e in Italia di un gruppo musicale, formato da 10 giovani emarginati, beneficiari di ASEM, provenienti dal Mozambico;
  • Debutto di un gruppo di 20 giovani artisti (Juakali Drummers), provenienti dagli slum di Nairobi (Kenya), al Gran Teatro Boma della città;
  • Study Tour degli stessi 20 giovani percussionisti (Juakali Drummers) al Festival Umbria Jazz 2009 di Perugia (Italia) e produzione di un video volto a documentare l’esperienza;
  • Study Tour di 20 ragazzi del Projeto Axé al Festival Umbria Jazz 2010 di Perugia (Italia);
  • Tournée e concerto in Italia di un gruppo di musica da camera, composto da 6 ragazzi del Projeto Axé, nell’ambito del Festival Internazionale del Cinema di Roma (Italia) del 2008. I ragazzi hanno suonato insieme alla famosa cantante italiana Fiorella Mannoia;
  • Registrazione e produzione di 3’000 copie del CD musicale BandAxé, formato da 12 musicisti, ex ragazzi delle favelas di Salvador de Bahia (Brasile), del Projeto Axé;
  • Spettacolo “La stagione senza parole” di Giullari di Gulliver e sua presentazione durante l’incontro, in Svizzera, di 23 giovani con handicap mentali e fisici provenienti dal Ticino, dalla Russia e dalla Germania.

14 Interscambi tra i partner della Fondazione che hanno potuto conoscere i rispettivi siti di progetto e creare iniziative artistiche comuni.

  • 6 training di formazione per l’implementazione della metodologia “You Create” in Egitto, Grecia, Iraq e Ucraina, rivolti a 102 professionisti del settore della protezione dell’infanzia, educatori e psicologi e Staff locale di Terre des hommes;
  • 1 Global Training di capitalizzazione destinato a 21 professionisti dello Staff di Fondation Terre des hommes, in provenienza da 12 paesi della zona MENA, dall’Asia e dall’Europa dell’Est per la trasmissione e l’implementazione della metodologia “You Create”;
  • 4 Corsi di formazione per l’implementazione della “Creative Tool Kit and Activity Box” all’interno degli Asylum Shelters, 2 federali e 2 cantonali, in Svizzera, e rivolti a 51 persone (direttori, co-direttori, e Shelter Staff);
  • 1 interscambio nel 2018 tra Fekat Circus e Phare Ponleu Selpak (PPS) che ha visto la partecipazione di 3 operatori di PPS al Festival di Circo Africano realizzato da Fekat Circus ad Addis Abeba (dal 28 febbraio al 4 marzo 2018) con la partecipazione di 6 circhi etiopi e altri 5 circhi africani provenienti da Kenya, Marocco, Sud Africa, Guinea e Mozambico;
  • 1 interscambio nel 2017 tra Fekat Circus e Phare Ponleu Selpak nell’ambito del progetto “Circus, Berta!”, in Etiopia, supportato dalla Delegazione dell’Unione Europea;
  • 5 interscambi dal 2011 al 2016, nell’ambito del progetto “Teatro senza Frontiere”, tra gli artisti di teatro dell’associazione ticinese Giullari di Gulliver, della compagnia teatrale russa Perspecktivyij e di quella tedesca BHH Sozialkontor a San Pietroburgo (Russia), Amburgo e Nieheim (Germania) e nel Canton Ticino (Svizzera);
  • 2 interscambi tra gli operatori e i giovani beneficiari di AMREF (Kenya) e Projeto Axé (Brasile), due Partner di Alta Mane operanti in situazioni di estremo disagio giovanile nelle favelas di Salvador de Bahia e negli slums di Nairobi mediante laboratori artistici;
  • 2 interscambi tra i rappresentanti di ASEM (Mozambico) e gli educatori di Pé No Chão e del Projeto Axé, questi ultimi provenienti rispettivamente da Recife e Salvador de Bahia (Brasile);
  • 1 progetto di scambio culturale in Svizzera, organizzato da Cre-Arte, associazione argentina che offre a giovani in stato di forte disagio psico-fisico e sociale dei laboratori di teatro e musica. La tournée di Cre-Arte è stata sostenuta anche dalla Commission for Development Issues dell’Università di Zurigo e dal Teatro Hora, entrambi di Zurigo;
  • 1 seminario a Dresda, nel 2009, tra i rappresentanti della Rete Latino Americana di Arte e Trasformazione Sociale, un’organizzazione che mette in contatto più di 60 progetti d’arte nel sociale in America Latina con organizzazioni europee operanti nello stesso settore;
  • 1 interscambio tra Vientos Culturales e Prometeo in occasione del Festival Internazionale di Poesia di Medellín del 2015.

85 Corsi di formazione per educatori e operatori nel settore dell’arte educazione per estendere l’adozione di queste pratiche:

  • 1 formazione in arte-terapia destinata a 25 operatori giordani, educatori formali e non, artisti, insegnanti, psicologi e volontari che operano in campi rifugiati e nel Paola Biocca Rehabilitation Centre, centro di riabilitazione ortopedico, a Amman (Giordania);
  • 1 formazione di Community Music Leaders nei centri SPRAR destinato a 30 musicisti professionisti o amatoriali (Torino e Bologna);
  • 1 nuovo Training Curriculum, Welcome Notes Europe, di base e avanzato, destinato a 104 musicisti, insegnanti di musica e Workshop Leaders in provenienza dalla Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Scozia;
  • 3 corsi di trasmissione della metodologia HEART (Healing and Education Through the Arts) per 71 insegnanti e pedagoghi di 18 scuole elementari del cantone di Una-Sana (Bosnia-Erzegovina). Il corso è stato organizzato da Save the Children North West Balkans;
  • 1 On-going Training, destinato a 35-40 Community Music Leaders ruandesi, formati precedentemente da Musicians without Borders, per rafforzare la Capacity Building locale e avviare quindi il programma “Rwanda Youth Music” verso un processo di autonomia e sostenibilità locale;
  • 2 corsi di trasmissione della metodologia HEART (di base e avanzato) per gli insegnanti di 12 scuole nel sud-ovest di Haiti per aiutarli ad offrire sostegno psicosociale a 2’368 bambini colpiti dall’uragano Matthew attraverso attività artistiche. Il corso è stato organizzato da Save the Children Schweiz;
  • 3 corsi di trasmissione della metodologia HEART e 2 corsi di perfezionamento per 59 insegnanti, pedagoghi, psicologi, assistenti sociali e insegnanti di sostegno di 14 scuole elementari, 1 asilo e 6 centri di accoglienza dei cantoni di Una-Sana e Posavina (Bosnia-Herzegovina). Il corso è stato organizzato da Save the Children UK;
  • 1 corso di formazione destinato a 80 giovani promotori culturali, formati da MURALES RACCS (Fundación Movimento para la Unidad Regional del Arte y las Expresiones sociocultulturales de la Región autónoma Costa Caribe Sud) affinché possano integrare delle metodologie didattiche basate sull’arte come strumento di cambiamento sociale;
  • 1 corso di formazione in circo sociale destinato a 20 giovani affiché diventino promotori della Escuela de la Comedia y el Mimo e garantiscano la sostenibilità della scuola e l’apertura giornaliera della Casa de las Botellitas, sede della Escuela;
  • 1 corso di formazione tecnica e manageriale, realizzato dall’Associazione COOPI Suisse in collaborazione con l’Università di Stato di Haiti, destinato a 15 giovani che gestiscono organizzazioni culturali o lavorano come artigiani e artisti ad Haiti, affinché possano contribuire a fare emergere una nuova generazione di operatori culturali ad Haiti;
  • 5 corsi di formazione per 75 insegnati, direttori scolastici e rappresentanti di ONG e amministrazioni pubbliche cambogiane affinché integrino, nelle lezioni, l’arte e il gioco, agevolando così il processo di apprendimento degli alunni disabili, stimolandone la creatività e facilitandone l’integrazione. Le sessioni sono state organizzate dalle organizzazioni cambogiane Rabbit School Organization e da Epic Arts e sostenute da Alta Mane attraverso l’organizzazione svizzera Aide et Action;
  • 4 corsi di formazione sull’arte circense offerto da Phare Ponleu Selpak a 2 formatrici, 30 assistenti e 3 membri dello staff dell’associazione filippina Caméléon, vittime di violenze e abusi a Passi (Filippine) con la collaborazione di Apprentis d’Auteuil Svizzera;
  • 5 corsi di formazione e perfezionamento, offerti da Musicians without Borders, per permettere a 3 giovani trainer ruandesi, 106 Community Music Leader a Kigali e 20-30 tirocinanti di una clinica e del principale ospedale di Kigali di utilizzare la musica con i bambini rifugiati, sieropositivi, o comunque in condizioni di profonda vulnerabilità;
  • 4 corsi di formazione offerti da Musicians without Borders per permettere a 60 giovani nel campo profughi Mahama (Ruanda), 45 giovani a Kigali, 3 trainer ruandesi, e 28 tirocinanti di una clinica e del principale ospedale di Kigali di utilizzare la musica con bambini rifugiati, sieropositivi o comunque in condizioni di profonda vulnerabilità;
  • 1 formazione tecnico-musicale per i 13 giovani percussionisti del gruppo Slum Drummers delle periferie di Nairobi per offrire sostegno psicosociale attraverso la musica a 80 bambini di strada di Waithaka (Kenya). Partner: Gruppo per le Relazioni Transculturali (GRT);
  • 4 seminari di formazione organizzati da Solidar Suisse per 16 mediatori socioculturali impegnati nella gestione dei gruppi di teatro, dei cine-club e dei centri culturali del progetto LanzArte in Bolivia;
  • 1 corso di perfezionamento (Matriz das Artes) per 40 giovani percussionisti delle favelas di Salvador de Bahia (Brasile), aspiranti istruttori di percussioni per i bambini del Projeto Axé.
  • 4 corsi di formazione sull’ArtEducazione del Projeto Axé, rivolti ad un totale di 200 operatori ed educatori impegnati in progetti che utilizzano l’arte nel sociale in Brasile;
  • 1 formazione all’arte circense e al sostegno psicosociale per 6 giovani artisti di Fundatia Parada a beneficio di 150 bambini e giovani di strada di Bucarest (Romania), beneficiari delle attività dell’organizzazione.
  • Ricerca triennale sugli effetti dell’arte-terapia negli adolescenti (11-18 anni) affetti da gravi disturbi alimentari (anoressia, bulimia e obesità), coordinata dalla Fondation Art-Thérapie di Ginevra (Svizzera) e che ha coinvolto 3 ospedali svizzeri: Ospedale regionale di Lugano, Ospedale Cantonale di Winterthur e HUG di Ginevra.
  • Realizzazione di un laboratorio di terapia cellulare e sostegno al progetto sperimentale di ricerca scientifica svolto dal Dipartimento di Biopatologia e Diagnostica dell’Università Tor Vergata di Roma (Italia) volto a verificare la possibilità di utilizzo delle cellule staminali del cordone ombelicale nel trapianto di midollo in pazienti affetti da malattie del sangue, tra cui leucemie e linfomi.

Da aggiungere l’importante progetto strategico di sviluppo dell’Associazione Progetto Axé Italia Onlus, avviato e sostenuto dalla Fondation Alta Mane per una durata di 6 anni (2009-2015), finalizzato a implementare la raccolta fondi a favore del Projeto Axé in Brasile per consolidarne l’attività a favore dei giovani delle favelas di Salvador de Bahia e diffonderne la metodologia dell’ArtEducazione, fondata sulla Pedagogia del Desiderio, per estenderla anche a favore dei giovani a forte rischio sociale in Italia.

Il nome della Fondazione

Il nome della Fondazione è tratto dal verso 353 del componimento poetico Consolatio ad Liviam Augusta de morte Drusi filli eius qui in Germania de morbo periit che il poeta Publio Ovidio Nasone (44 a.C.-18 d.C) scrisse per Livia Drusilla, moglie di Augusto, in occasione della morte prematura del figlio Druso Maggiore, avvenuta nel 9 a.c.    

ALTA MANE supraque tuos exurge dolores

infragilemque animum, quod potes, usque tene.

RESTA IN ALTO sollevati sopra i tuoi dolori e sostieni il tuo debole animo finchè puoi