Dal 2015, secondo gli ultimi dati della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), 139’883 persone, migranti o rifugiate, hanno richiesto asilo in Svizzera, di cui, nel corso degli anni, più del 60% di tutte le richieste sono state inoltrate da parte di minori con età inferiore ai 6 anni, in provenienza principalmente dalla Siria, Afghanistan, Iraq, Algeria, Eritrea, Somalia, Sri Lanka e, negli ultimi 3 anni, anche dalla Turchia. Per i minori, in particolar modo, il loro arrivo in Svizzera coincide con la fine di un percorso migratorio drammatico, in cui talvolta hanno perso i loro genitori o altri membri della famiglia, e durante il quale il loro stato psicofisico e mentale è stato duramente messo alla prova. Al fine di tutelare il benessere psicofisico dei minori on the move garantendo loro, al momento del loro arrivo, uno spazio sicuro, “child-oriented” e friendly, rispondente ai loro bisogni psico-emotivi e di integrazione sociale, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del bambino si è espresso, già nel 2015, in questi termini: 

” The UN Committee on the Rights of the Child recommends to the Swiss government to apply minimum standards for reception conditions, integration support and welfare for asylum seekers and refugees, in particular children, throughout its territory, and ensure that all reception and care centres for asylum-seeking and refugee children are Child-Friendly and conform to applicable United Nations standards”

Con il fine di attuare le raccomandazioni del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del bambino, Save the Children Switzerland, dal 2015, coopera con la SEM e le autorità cantonali della migrazione – in modo prioritario sulle questioni attinenti all’asilo –  e collabora attivamente con i principali Shelter Operators per l’implementazione di diversi programmi di accompagnamento, di protezione e di tutela delle distinte fasce di popolazione in transito e/o on the move all’interno dei principali Asylum Shelters, federali e cantonali, allestiti in tutto il paese per far fronte a tale emergenza.

In linea con il rinnovamento strategico della Fondazione, già intrapreso nel 2017 e teso a rispondere in modo più mirato alle sfide attuali in ambito migratorio e umanitario, e a circoscrivere, in modo prioritario, il suo intervento nei contesti migratori in Svizzera e in Europa, dal 2018, Alta Mane sostiene Save the Children Switzerland nella modellizzazione ed implementazione di un programma integrato di protezione dell’infanzia teso ad offrire ai minori on the move un accompagnamento psicosociale, basato sull’arte, affinché possano iniziare un percorso di resilienza post-traumatico, rafforzare i loro meccanismi di coping e garantire loro un percorso sociale, emozionale e cognitivo che gli permetta auspicabilmente di integrarsi, in seguito, nella società e nelle istituzioni scolastiche svizzere. 

Child-and-Youth Friendly Spaces – Phase Pilote  (2016-2018)

Il progetto Child-and-Youth Friendly Spaces (CFS) fa parte di un ampio Programma di Protezione dell’Infanzia, riconosciuto a livello internazionale, che Save the Children sviluppa ed implementa nei paesi del mondo che si trovano a dover affrontare il drammatico problema della migrazione ed accoglienza di minori migranti e richiedenti asilo, spesso non accompagnati. Il programma prevede numerose attività di Advocacy, di modellizzazione e diffusione di Best Practices tese a garantire l’implementazione di standard minimi nell’accoglienza dei minori on the move. 

In Svizzera, Save the Children ha avviato la fase pilota del progetto CFS nel 2016-2018 presso 3 centri di accoglienza federali nella Svizzera tedesca in collaborazione con la SEM, ORS Service AG e AOZ, offrendo un’assistenza psico-sociale, basata sull’arte ed altre attività pedagogiche, a più di 1’000 minori, accompagnati e non, di cui la maggior parte con meno di 6 anni di età. Durante i primi due anni della fase pilota, tutte le attività artistico-pedagogiche – pittura, disegno, murales, crafting, produzione di strumenti musicali, canto e danza, corsi di alfabetizzazione e numerazione attraverso l’arte, giochi di società, e corsi di igiene sociale- offerte ai minori on the move, 5 giorni a settimana durante 5 ore al giorno, sono state di natura partecipativa ed inclusiva, e rivolte a favorire il loro sviluppo sociale, cognitivo ed emozionale. Riconosciuti dalla SEM come modello di successo nell’accompagnamento psicosociale e nella promozione dello sviluppo sociale, emozionale, cognitivo e motorio dei minori rifugiati e richiedenti asilo; replicabili e adattabili in tutti i centri di accoglienza e transito a livello nazionale; resi obbligatori dalla SEM in tutti gli Asylum Shelters federali, dal 2019 ad oggi, i CFS, grazie all’impegno profuso da Save the Children, sono allestiti in 19 Asylum Shelters, federali e cantonali, per offrire ai minori on the move uno spazio sicuro, protetto e a misura di bambino in cui, attraverso la creazione artistica, possano riacquisire il diritto all’infanzia, e con esso il sorriso, la gioia di vivere, e la speranza di un futuro migliore. 

Creative Toolkit and Activity Box –  (2018-2019)

Sulla base degli ottimi risultati ottenuti durante la Fase Pilota del progetto CFS, Alta Mane ha deciso di rinnovare il sostegno nel 2018-2019 per la modellizzazione della “Creative Toolkit and Activity Box”, un carello didattico-ludico mobile a misura di bambino, utilizzabile ovunque e in qualsiasi momento, contenente una serie di materiali di base per il gioco e il bricolage. Il carello consente di offrire assistenza e sostegno ai bambini e giovani anche quando lo spazio è limitato, sia all’interno che all’esterno, e può essere facilmente trasportato da una sola persona. La modellizzazione del carrello è stata affiancata e completata dall’elaborazione di un manuale di implementazione (easy-to-apply guidance) per la formazione degli Shelter Operators all’impiego del carello, la sua diffusione e replica nei centri di asilo. Elemento chiave del Programma di Protezione dell’Infanzia e finalizzato a migliorare il benessere psicofisico e favorire la resilienza dei minori on the move, il carello permette lo svolgimento di attività creativo-pedagogiche che promuovono le diverse competenze di bambini e giovani, come pensare e parlare, l’interazione sociale e/o le abilità fino e grosso-motorie. Inoltre, i giochi e le attività artistiche sono divertenti e offrono ai minori un diversivo nella vita quotidiana in un centro d’asilo. 

Durante gli anni di progetto, il partner ha diffuso l’utilizzo del carrello didattico-ludico all’interno di 4 Asylum Shelters (2 federali e 2 cantonali) della Svizzera tedesca e romanda; selezionato le Best Practices per l’implementazione di attività creativo-pedagogiche, basate sull’arte, precedentemente testate durante la fase pilota del progetto “Child-and-Youth Friendly Spaces” presso un Federal Reception Center; formato 18 direttori e co-direttori di 12 Federal Asylum Shelters sulle questioni di carattere generale relative all’accoglienza e alla presa in carico dei minori accolti nei centri di accoglienza, e formato 33 Shelter Staff di 16 Asylum Shelters, federali e cantonali, all’impiego e all’implementazione autonoma di attività creativo-pedagogiche all’interno dei CFS. 

“Supporting Refugee Children in Switzerland: Child Rights and Protection in Swiss Asylum Shelters”  (2020-2022)

Con l’intento di rafforzare il suo intervento in ambiti migratori in Svizzera e consolidare la fruttuosa collaborazione con il partner, Alta Mane dal 2020 sostiene Save the Children per l’elaborazione dell’ambizioso e necessario Piano Strategico Triennale Nazionale “Supporting Refugee Children in Switzerland: Child Rights and Protection in Swiss Asylum Shelters, 2020-2022” , un programma olistico di protezione e di promozione dei diritti dei minori on the move, basato sulla diffusione, implementazione e replica della “Creative Toolkit and Activity Box” e la disseminazione di Best Practices dentro e fuori dal network di Save the Children. Durante i primi due anni (2020-2021), il sostegno a questo tipo di progetto ha permesso al partner – oltre che ad allestire 19 CFS in 19 centri di accoglienza, di cui 10 federali (in Svizzera romanda e tedesca, e Canton Ticino) e 9 cantonali (in Svizzera tedesca e romanda), e a diffondere la “Creative Toolkit and Activity Box” in 10 centri di asilo  federali e cantonali allestiti in tutto il paese, formando un totale di 117 Staff Members – di fare un ulteriore e apprezzabile passo in avanti nella difesa e nella promozione dei diritti dei minori on the move: le raccomandazioni del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del bambino fatte al governo svizzero, pubblicate il 27 settembre 2021, racchiudono una chiamata all’azione, soprattutto a favore dei minori rifugiati. Questo invito all’azione si basa anche sulle informazioni fornite nei rapporti da Save the Children. Tra le altre cose, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del bambino riconosce l’urgenza della messa in atto, in tutti i Cantoni, di misure politiche e sociali tese al miglioramento del benessere e della vita dei minori on the move, e stressa la necessarietà di continuare a migliorare il loro accesso ad attività educative, formali e non-formali, ad attività socioculturali, e a dei servizi sanitari qualitativi, confermando l’importanza dell’impegno e degli sforzi di Save the Children nella promozione e difesa dei diritti dei minori in situazione migratoria. 

L’impegno incessante di Save the Children nella tutela del diritto fondamentale del minore di partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica, al divertimento e ad attività ricreative, artistiche e culturali (Art.31 della Convenzione sui diritti del fanciullo dell’ONU) è stato, inoltre, molto significativo durante la crisi sanitaria da COVID-19: durante i diversi lockdown (2020-2021), per non interrompere l’accompagnamento psicosociale dei bambini, migranti e rifugiati, ha elaborato 7 Emergency Learn and Play Kits e 1 Games with Paper and Pen Guidelines distribuiti in 100 strutture di accoglienza, tra cui 60 centri per migranti e richiedenti asilo, in 19 cantoni, raggiungendo così più di 1’400 bambini (3-17 anni), e un Emergency Quarantine Box, raggiungendo circa 1’000 bambini (3-17 anni), accolti in 31 Shelters in 11 Cantoni della Svizzera romanda e tedesca, e del Ticino. 

Implementato con successo dal 2016, il Programma di Protezione dell’Infanzia nei contesti migratori in Svizzera ha contribuito a: 

IL PROGRAMMA IN NUMERI (2016 – 2021) :

0
minori on the move (1-18 anni) hanno partecipato a diverse attività creativo-pedagogiche all’interno di 19 Child-and-Youth Friendly Spaces allestiti in Svizzera romanda, Svizzera tedesca e nel Canton
0
minori on the move (3-17 anni) hanno beneficiato dell’accompagnamento psicosociale a distanza durante i diversi lockdown (2020-2021) in Svizzera
0
genitori con background migratorio sono stati coinvolti nello svolgimento di diverse attività creativo-pedagogiche
0
professionisti (Direttori, Co-Direttori, Shelter Staff, caregiver ed operatori sociali) sono stati formati all’allestimento e alla gestione dei CFS, e all’utilizzo della Creative Toolkit and Activity Box
0
Training di formazione sull’allestimento dei CFS e l’impiego della Creative Toolkit and Activity Box
0
Creative Toolkit and Activity Box sono state distribuite nei centri d’asilo (federali e cantonali)
0
Emergency Learn and Play Kits, 1 Games with Paper and Pen Guidelines e 1 Emergency Quarantine Box sono stati distribuiti in 100 strutture di accoglienza, di cui 60 centri per migranti e richiedenti asilo
0
Asylum Shelters sono stati coinvolti nell’implementazione del programma di protezione dell’infanzia

“We from the State Secretariat for Migration (SEM) in the reception and procedure center (EVZ) Bern consider this project a huge success. The children were supported in their development and protected from difficult situations that can rise in everyday life in the center. The project created a colorful space with loud happy children’s voices within the EVZ”.

Technical Specialist Partner and Administration of the State Secretariat for Migration

“The minute I enter in the centre, I feel I have gone to a place where I learn beautiful things that I didn’t know about before”.

Child from Child Friendly Center

“We have learnt how to implement with few resources a wide variety of games, strategies and structures for children of different age groups while also catering for children’s wishes”.

Course participant

“Our goal in the Swiss projects is to improve the living situation of refugee children by 2022. We work to ensure that their accommodation is child-friendly, that they are cared for in a child-friendly way, but also that they are protected from violence. To achieve this, we work a lot with professionals. They work either directly in the Asylum Centers, or for political authorities and cantonal agencies. All these people are either responsible for or give mandates about the care of refugee children”.

Nina Hössli, Head National Programmes, Save the Children Switzerland

“Nous avons maintenant la possibilité de nous préparer pour les années à venir et de créer des structures nécessaires pour que chaque enfant et famille reçoive une prise en charge adéquate dès le premier jour en Suisse. En outre, plus de 80% des enfants demandeurs d’asile bénéficient au moins d’une protection temporaire et restent pendant de nombreuses années en Suisse. La fourniture de soins et de soutien psychosocial de qualité aux niveaux fédéral, cantonal et municipal porte ses fruits à long terme – pour ces enfants, les familles, mais aussi pour la société dans son ensemble”.

Nina Hössli, Head National Programmes, Save the Children Switzerland