Il progetto in sintesi
Attivare delle attività artistico-creative, adattate ai bisogni e all’età dei minori migranti e rifugiati, accolti presso gli Asylum Shelters collettivi in Svizzera.
Il progetto in dettaglio
Il Child-and-Youth Friendly Spaces (CFS) è un programma riconosciuto a livello internazionale sviluppato e implementato nei diversi paesi del mondo in cui i bambini sono ospitati in centri di accoglienza collettivi, vittime di conflitti o di catastrofi naturali. In Svizzera, Save the Children sostiene dal 2015 bambini e giovani migranti accolti in centri di accoglienza e per richiedenti asilo. Il programma pilota CFS presso il Federal Reception Center a Berna è stato iniziato da Save the Children Schweiz nel 2017, in collaborazione con la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) e l’ORS Service AG. Il progetto è stato implementato da settembre 2017 ad agosto 2018 (12 mesi) in risposta alle raccomandazioni fatte dal Comitato dei Diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite al governo svizzero per garantire ai bambini migranti e richiedenti asilo degli standard minimi in termini di accoglienza, integrazione, accompagnamento psicosociale e assistenza.
Il programma ha l’obiettivo di:
- Offrire ai minori, accompagnati e non, un supporto psicosociale attraverso l’arte affinché possano iniziare un percorso di resilienza, rafforzare i loro meccanismi di coping e avere uno sviluppo sociale, emozionale e cognitivo che gli permetta auspicabilmente di integrarsi, in seguito, nella società svizzera e nelle scuole pubbliche;
- Consentire ai bambini e giovani di acquisire delle competenze artistiche e permettergli di divertirsi ed “essere bambini”;
- Modellizzare un sistema di protezione e assistenza che risponda ai bisogni dei minori rifugiati e richiedenti asilo, e trasmettertelo in seguito agli Shelter Operators per garantirne la sostenibilità a lungo termine;
- Formare gli Shelter Operators affinché possano implementare il programma e fornire un accompagnamento psicosociale attraverso l’arte in modo autonomo, massimizzando così l’impatto del programma e replicarlo a livello nazionale.
- Circa 143 minori rifugiati e richiedenti asilo, di età compresa tra 1-18, accompagnati e non, di cui la maggior parte minori di 6 anni;
- 69 genitori, che hanno partecipato alle attività artistiche.
Dal 1 giugno al 31 agosto 2018, il Programma CFS, anche sostenuto da Alta Mane, ha previsto lo svolgimento di diverse attività artistico-creative, adattate ai bisogni e all’età di 143 bambini e giovani di età compresa tra 1 e 18 anni. Le attività, svoltesi 5 giorni a settimana (Lunedì-Venerdì) durante 5 ore al giorno (9-11:30; 14-16:30), si sono focalizzate sullo sviluppo sociale, cognitivo e emozionale dei bambini e giovani, e hanno coinvolto anche alcuni giovani con bisogni speciali. Tutte le attività, gestite dagli Shelter Operators e organizzate da 3 child-care givers qualificate formate da Save the Children, sono partecipative e inclusive e prevedono: pittura, disegno, murales, crafting, produzione di strumenti musicali, canto e danza, corsi di alfabetizzazione e numerazione attraverso l’arte, giochi di società, e corsi di igiene sociale. Il Programma CFS, che dall’1 di settembre 2018 è gestito in modo autonomo dall’ORS, si è rivelato essenziale nel migliorare gli standard qualitativi nell’accoglienza, l’assistenza e la tutela dei minori in situazione migratoria, ed è stato riconosciuto come modello di successo nell’accompagnamento psicosociale dei giovani rifugiati e richiedenti asilo accolti presso gli Asylum Centers in Svizzera.