Il progetto in sintesi
Implementazione di standard qualitativi in materia di accoglienza, di integrazione scolastico-sociale, di accompagnamento psicosociale e di protezione rivolti ai bambini, migranti e rifugiati, in Bosnia-Erzegovina.
Il progetto in dettaglio
Il progetto “Supporting Refugee and Migrant Children in Bosnia-Herzegovina” che Save the Children ha sviluppato nel cantone di Una-Sana, il cantone più colpito dall’arrivo costante di flussi di migranti e rifugiati in transito verso l’Europa, ha avuto l’obiettivo di garantire ai minori, accompagnati e non, l’accesso a dei servizi qualitativi in termini di accoglienza, di integrazione scolastico-sociale, di accompagnamento psicosociale e di protezione in Bosnia-Erzegovina. Nello specifico, il progetto ha avuto l’obiettivo di:
- Offrire ai minori, accompagnati e non, un supporto psicosociale attraverso l’arte affinché possano iniziare un percorso di resilienza post-traumatico, rafforzare i loro meccanismi di coping e quindi contribuire al loro sviluppo sociale, emozionale, cognitivo e motorio;
- Garantire ai minori, accompagnati e non, l’accesso a un’educazione formale di qualità e il loro successivo inserimento nelle classi regolari delle scuole elementari pubbliche del Cantone di Una-Sana.
- 931 minori, rifugiati e migranti (0-17 anni), di cui 119 Unaccompanied Asylum-Seeking Children (UASC), hanno partecipato a diverse attività educativo-artistiche sviluppate in 3 Child-and-Youth Friendly Spaces (CFS);
- 419 minori, rifugiati e migranti (6-15 anni), di cui due con disabilità, hanno frequentato regolarmente le lezioni presso 5 scuole elementari pubbliche (Model Schools) del cantone di Una-Sana, insieme agli altri alunni bosniaci;
- 494 minori, rifugiati e migranti hanno partecipato al Preparatory HEART Program;
- 172 genitori, che hanno partecipato agli incontri con gli insegnanti organizzati presso i centri di accoglienza e le scuole;
- 9 insegnanti delle scuole del Cantone di Una-Sana;
- 14 facilitatori, di cui 8 mediatori culturali.
Con il sostegno di Alta Mane, tra il 1° settembre 2019 e il 30 settembre 2020, Save the Children, ha allestito 3 CFS presso il Bira, Borici e Sedra Transit and Reception Centers (TRCs) a Bihać, equipaggiandoli di tutto il materiale didattico necessario per offrire diverse attività educativo-artistiche ai minori accolti nei centri. Adattate all’età e ai loro bisogni specifici, le diverse attività, svolte 7/7 giorni nel Sedra e Borici TRCs, e 3 giorni a settimana nel Bira TRC, hanno raggiunto un totale di 931 minori, migranti e rifugiati, di età compresa tra 0-17 anni, di cui 119 UASC, e 172 genitori. In parallelo, in collaborazione con il Ministero dell’Educazione del cantone di Una-Sana, sono state identificate 5 Model Schools che, da un lato, hanno inserito nei corsi regolari 419 minori, rifugiati e migranti, di cui 2 con disabilità, e dall’altro, hanno implementato il Preparatory HEART Program, un programma educativo di valutazione di skills e di competenze, basato sulla metodologia HEART, finalizzato all’integrazione scolastico-sociale dei minori on the move con gli alunni bosniaci, che ha raggiunto 494 bambini, rifugiati e migranti.